Opere incompiute in Sicilia. Al via il piano per la loro demolizione da 3 milioni di euro
Il governo Musumeci avvia un piano di demolizione di cinque opere incompiute, individuate dall’assessorato regionale alle Infrastrutture, con l’obiettivo della riqualificazione urbana delle aree interessate. Un’altra parte dei fondi sarà destinata a completare interventi già avviati.
Nel dettaglio, il piano demolizioni prevede l’abbattimento del dismesso viadotto Targia, nel comune di Siracusa, con uno stanziamento di 955 mila euro. A Paceco, nel Trapanese, destinati 545 mila euro alla demolizione dello scheletro del mai ultimato ampliamento dell’edificio che ospita la Biblioteca comunale. Per il comune di Camporeale, in provincia di Palermo, stanziati invece 330 mila euro per l’abbattimento della scuola materna a tre sezioni che non è mai stata completata. Due gli interventi finanziati nel Messinese: a Capizzi la demolizione degli alloggi Lacp, in località Timpe Russo, per 227 mila euro, mentre a San Filippo del Mela sono stati impegnati circa 219 mila euro per dismettere il Centro anziani di Olivarella.
“Abbiamo destinato oltre tre milioni di euro – spiega l’assessore Marco Falcone – all’abbattimento di immobili e infrastrutture mai completate o rimaste prive di funzionalità ormai da anni, talvolta diventando emblemi di degrado urbano e spreco di denaro pubblico”.
In un caso, i fondi del piano per le incompiute finanziano, invece, il completamento di interventi infrastrutturali in corso da tempo come la ristrutturazione e il restauro del Castello di Nelson, in territorio di Bronte, provincia di Catania, con un ammontare pari a 944 mila euro.