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Scuola, c’è il protocollo sulle quarantene: le regole definitive

Le regole sulla gestione dei contagi in classe, e le corrispettive quarantena degli studenti, alla fine, a quasi due mesi dall’inizio della scuola, sono arrivate. Il ministero dell’Istruzione ha infatti inviato a tutti gli istituti il protocollo ufficiale, valido allo stesso modo per l’intero territorio nazionale a partire da oggi,  lunedì 8 novembre.

La circolare riporta le decisioni prese nei giorni scorsi, dopo una gestazione durata a lungo, di concerto tra i funzionari del ministro Patrizio Bianchi, ministero della Salute, esperti dell’Iss e le Regioni  e fornisce le spiegazioni tecniche ai presidi.

Nel documento, in risposta alle proteste dei dirigenti sulle troppe responsabilità in capo a loro, vengono fissati i procedimenti da attuare in caso di individuazione di un contagio da Covid-19 in aula, a partire dalle scuole elementari.

Il presidente della Associazione nazionale presidi (Anp) Antonello Gianelli ha dichiarato la presa d’atto del “supporto operativo fornito” per “adempimenti che, ribadiamo, non rientrano nelle prerogative dei dirigenti scolastici” e il ministero “non può limitarsi a fornire indicazioni e continuare a non avere consapevolezza della gravità della situazione”.

Il protocollo stabilisce l’isolamento di tutta la classe soltanto in presenza di un piccolo focolaio composto da tre studenti positivi. L’obiettivo è quello di garantire nei limiti del necessario le lezioni presenza.

Sotto questo numero non scatta la quarantena: non basterà più un solo caso, puntando in questo modo a scongiurare il più possibile il ricorso alla Didattica a distanza. Le regole variano però in base al possesso o meno della protezione del vaccino.

Di fronte a un alunno positivo al coronavirus, infatti, i compagni si sottoporranno a un tampone il prima possibile, etichettato come “T0”, e uno dopo 5 giorni, “T5”: se risultano negativi gli studenti possono rientrare immediatamente in classe.

I docenti privi di vaccino vanno in quarantena per 10 giorni fino alla negatività del secondo test.

In caso di due positività i vaccinati o guariti negli ultimi 6 mesi faranno la sorveglianza con i due test, mentre i non vaccinati vanno in quarantena 10 giorni anche se negativi al primo tampone. Allo stesso modo degli insegnati.

Al terzo caso, la quarantena scatta per tutta la classe, 7 giorni per i vaccinati e 10 per i non vaccinati.

Diverse le regole per la scuola dell’infanzia dove di fronte a un contagio è previsto un test subito e una quarantena di dieci giorni, al termine della quale i bambini dovranno effettuare un test.

Per i loro insegnanti la valutazione è in carico alle autorità sanitarie, dipende dal tempo di permanenza nella stanza e dal contatto diretto con il caso positivo