BB.CC. : Alla biblioteca centrale Padre Intorcetta e i rapporti tra Sicilia e Cina
Il rapporto fra Sicilia e Cina
nel contributo di padre Prospero Intorcetta.
Alla Biblioteca Centrale della Regione un incontro sul gesuita italiano
“In occasione dei quattrocento anni dalla nascita di Padre Prospero Intorcetta, gesuita di grande cultura e primo italiano che tradusse la bibbia in cinese, la Sicilia recupera la memoria dei rapporti tra la Sicilia e l’estremo oriente. Lo fa in un contesto di grande fascino, qual è la Biblioteca centrale della Regione siciliana dove, in occasione del convegno, promosso da Confimprese Palermo e patrocinato dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, sono stati esposti i preziosi volumi che testimoniano l’antico e fecondo rapporto tra il sacerdote di Piazza Armerina e il grande Paese asiatico. Relazioni culturali e lo sguardo tra due culture antiche e tradizionali, quella siciliana e quella cinese. In un tempo in cui della Cina si parla per i grandi passi in avanti della sua economia o per i diritti umani rispetto ai quali occorre ancora fare molta strada, puntare sulla storia e sulla cultura ci dà la possibilità di trovare una via condivisa che va nutrita e assecondata”.
Lo ha dichiarato questo pomeriggio l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, mentre alla Biblioteca Centrale della Regione “Alberto Bombace” è in corso di svolgimento un incontro, promosso da Comfimprese Palermo e patrocinato dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, che celebra i quattrocento anni dalla nascita di Padre Prospero Intorcetta, il primo italiano che ha tradotto la Bibbia in cinese. L’incontro avvia una fase di iniziative che, nel 2025, ricorderanno i 400 anni dalla nascita del grande gesuita siciliano.