Forza Italia tra Renato Schifani e filo-sovranisti
Forti tensioni in Forza Italia visto che Silvio Berlusconi sembra tendere sempre di più verso Matteo Salvini, cosa che crea tensione nei forzisti ortodossi poco inclini verso i sovranisti. Gli ortodossi hanno come guida l’ex presidente del Senato, Renato Schifani, che non sarebbe contento della prospettiva di una fusione per incorporazione con il Carroccio. Schifani ha manifestato questa tensione al Cav, unitamente ai dissapori esistenti con il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. L’ex presidente del Senato punta a un partito più forte e rappresentato al Sud, obiettivo raggiungibile dando maggiore spazio politico all’area liberale e tradizionale del partito.
Schifani sogna una Forza Italia che mantenga viva i propri valori fondanti. Dopo le “defezioni” degli undici azzurri passati con “Coraggio Italia” di Luigi Brugnaro, l’ultimo addio ufficiale a Forza Italia è stato quello del senatore Lucio Malan, che ha scelto Fratelli d’Italia. Anche la deputata Giusy Bartolozzi ha lasciato il partito per aderire al gruppo Misto dopo le incomprensioni sul cosiddetto emendamento Zanettin alla riforma Cartabia.
E’ necessario, parlando del Sud, e parlando di Miccichè, parlare della Sicilia e di Nello Musumeci, governatore e uomo di destra, storicamente riconosciuto e lontano, fino ad oggi, di tentazioni sovraniste, cosa dimostrata su alcune questioni: l’Europa e la vaccinazione, per dirne due attuali. Musumeci è lontano da federazione e altro, proprietario di un importante patrimonio di consensi che potrebbe far diventare Fratelli d’Italia il primo partito dell’Isola. E’ ipotizzabile la sottoscrizione di un patto di reciproca realtà tra Nello Musumeci e Giorgia Meloni. Un patto politico e morale nato e sviluppato sulla “rive droit”. Schifani intravede questa possibilità e, senza fronzoli, la ha anticipata a Silvio Berlusconi.